Il sabato a Milano

MITI E SIMBOLI DELLO YOGA – 2018

Con Marilia Albanese 

Chiacchierata con proiezione e semplici pratiche adatte a tutti, il sabato dalle 15 alle 17.20, con pausa per dolcetti, succhi e tisane.

Presso il Centro Yoga Raggio di Sole – Via Nino Bixio 40 – Milano

Quota di iscrizione per singolo incontro: 30 euro
Si prega di prenotare
Tel: 02 29533404 e-mail: yogaraggiodisole@gmail.com
 

13 gennaio: La forza dei simboli

La montagna e l’albero, la tartaruga e il pavone, il dio danzante e la dea guerriera… I nomi in sanscrito degli asana evocano immagini che il corpo incarna, assorbendone la potenza simbolica.

17 febbraio: Shiva, il Signore dello Yoga

Nel mondo hindu il Divino si proietta in mille forme: uno degli aspetti più affascinanti è il dio Shiva dalle immagini cangiati e opposte: dinamico e statico, terribile e sereno, è l’emblema degli yogin.

17 marzo: Shakti, la dea potente

Erede della Grande Madre, la Shakti emana e dissolve il mondo trasformandosi nelle infinite forme dell’Essere. Ora provvida e benevola, ora distruttiva e crudele, rappresenta il movimento dell’esistenza.

28 aprile: I percorsi dell’energia

Lo yogin con ardue tecniche psico-fisiche attiva in sé il corpo sottile, risvegliando potenzialità latenti simboleggiate da Kundalini, la dea serpente, che giace addormentata nelle profondità dell’uomo. 

26 maggio: Cakra, l’espandersi della coscienza

Stazioni simboliche lungo il cammino di ascesa e trasformazione dello yoga, i cakra esprimono con la loro complessa simbologia il fiorire delle potenzialità divine inscritte nell’essere umano.

 

12 novembre e 14 gennaio a Milano

I cakra e il corpo yogico

domenica 12 novembre 2017
domenica 14 gennaio 2018 ore 10,30
c/o Centro culturale discipline orientali Hajime
Via Tranquillo Cremona 27 – 20145 Milano

I cakra costituiscono uno dei costrutti simbolici più affascinanti e complessi del mondo dello yoga. Visualizzati come fiori di loto, si schiudono quando vengono attraversati dalla divina energia latente che lo yogin risveglia in sé con ardue tecniche.
Tappe di un esaltante cammino ascensionale, i cakra attivati espandono i poteri della coscienza, conducendo colui che è fermo nella disciplina all’incontro e all’unione con la Divinità suprema.
Le immagini che accompagnano l’esposizione si ispirano a un testo tradizionale indiano, prefiggendosi di introdurre alla ricchissima simbologia racchiusa in queste “ruote di potere”.

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Costi: 10€ per i Soci e 15€ per non associati
Per info e iscrizioni: cell: 392.36 69.620
email: segreteria@centroculturaledo-hajime.com
Via Tranquillo Cremona 27 – 20145 Milano
c/o Centro culturale discipline orientali Hajime
http://www.centroculturaledo-hajime.com

 

Come raggiungerci: MM 1 fermata Pagano o Buonarroti
Autobus: linea 68 fermata via Rossetti; linea 61 fermata Pagano
Stazioni BikeMi: Via Pagano-Guido d’Arezzo, Via Buonarroti

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Marilia Albanese, laureata in sanscrito e indologia, si occupa da quarant’anni di cultura indiana.
Autrice di numerose pubblicazioni, ha elaborato un metodo particolare – il cittayoga – per aiutare a disciplinare meglio pensieri ed emozioni, per una più serena e consapevole gestione della propria esistenza.

 

 

 

 

 

 

18 novembre a BOOKCITY

BookCity Milano
18 novembre 2017
ore 17:00
MUDEC – Museo delle Culture
Spazio delle Culture
via Tortona 56, Milano

 

Scritti dalla Città Mondo. “Bhutan. La ruota del karma”
Con Marilia Albanese e Maurizio Gatti.
A cura di Asiateatro e O barra O edizioni

Presentazione del libro di Kunzang Choden
“Il viaggio di Tsomo” – O barra O edizioni

Primo romanzo proveniente dal Bhutan. Tsomo, la protagonista del libro, mossa dalla volontà di studiare il buddismo (lo studio in quei tempi era permesso solo ai maschi, nei monasteri), lascia lo sperduto villaggio natale e inizia un lungo viaggio di ricerca attraverso il Bhutan, il Nepal, il nord dell’India per ritornare infine nella sua terra d’origine. Storia dai riflessi autobiografici, il racconto è la metafora del processo di trasformazione sociale e culturale del Bhutan odierno e il ritratto di una generazione di donne che prendono in mano il proprio destino. L’autrice getta uno sguardo particolarmente audace sul suo paese, con una semplicità, una franchezza e uno humour che non cessano di sorprendere.