Le cronache e gli eventi sono sempre più all’insegna dell’esasperazione, nelle sue due forme in eccesso o in difetto, violenza o sottomissione.
Il leit motiv che ci accompagna sembra essere: “troppo o troppo poco”. Sia nella società che nella natura. Arroganza troppa, gentilezza troppo poca. Valanghe: di parole e naturali. La violenza o l’inerzia dell’animo umano e della natura sembra vadano di pari passo.
E la terra segue questo nostro andamento, si adegua… non so se per pietà o per cercare ancora una volta di farci capire, con segnali che ci ostiniamo a non voler vedere….
Piove: o troppo o troppo poco. Fa caldo: o troppo o troppo poco. Vento: o troppo o troppo poco.
Il ritornello più ripetuto è che non ci sono più le mezze stagioni. E in fondo, se è vero il saggio “in medium stat virtus” forse è proprio questo che manca: la mezza stagione. La giusta misura. Nel tempo come nell’animo umano. Tra il troppo e il troppo poco arriverà mai la giusta stagione? Che mi piace pensare sia la mia stagione, la tua stagione, la nostra stagione.
Laura